Vai al contenuto

Overthinking: Cos’è, Perché Succede e Come Fermare il Rimuginio

L’overthinking, o rimuginio, è una trappola mentale in cui moltissime persone cadono, me compreso. Prima di diventare psicoterapeuta, inciampavo spesso in questo ciclo di pensieri eccessivi e, capendo meglio questo fenomeno, sono riuscito a migliorare la mia vita e aiutare i miei pazienti a fare lo stesso.

In questo articolo vedremo insieme:

Uomo che rimugina 
Overthinking
Rimuginio
  • Cosa è l’Overthinking.
  • I 7 segnali principali per capire se sei un “rimuginatore seriale”.
  • Da dove nasce l’overthinking e perché continuiamo a farlo.
  • Come uscire dal rimuginio

Cosa è l’Overthinking?

Mettiamo che hai fatto una piccola “gaffe”, come non scrivere “cordiali saluti” alla fine di un’email al capo. Da lì inizia il loop mentale: “Come ho potuto dimenticare i saluti? Che penserà di me il capo? Devo scrivergli per scusarmi?”. Questo è overthinking: un circolo vizioso di pensieri e scenari immaginari che ti tengono sveglio la notte e ti rendono difficile concentrarti su altro.

Più rimugini, più perdi la tua lucidità e rischi di danneggiare il tuo benessere psicofisico. Fortunatamente, ci sono modi per uscirne, e ti assicuro che sono più semplici di quanto sembri.

Overthinking in azione

7 Segnali per Capire se Stai Rimuginando Troppo

  1. Problemi col sonno: Non riesci a rilassarti prima di dormire perché ripensi a situazioni accadute durante la giornata.
  2. Difficoltà a prendere decisioni: Anche le scelte più banali, come decidere cosa mangiare a cena, diventano faticose e stressanti.
  3. Ripercorri situazioni passate: Continui a “rivedere” nella tua mente conversazioni o eventi già accaduti, chiedendoti come avresti potuto fare meglio.
  4. Fai “film mentali”: Ti chiedi spesso “E se avessi fatto così?” o “E se avessi detto questo?”. Immagini scenari alternativi che non accadranno mai.
  5. Problemi di concentrazione: La tua mente è altrove quando studi, lavori o parli con qualcuno, costringendoti a tornare indietro e rileggere o ripensare.
  6. Cerchi doppi significati: Analizzi parole, gesti o espressioni degli altri alla ricerca di implicazioni nascoste o non dette.
  7. Sensazione di stagnazione: Ti senti sempre stanco e insoddisfatto dei risultati ottenuti, anche se hai faticato molto per raggiungerli.

Se ti riconosci in 5 o più di questi segnali, potresti essere intrappolato nel rimuginio. Ma niente panico! C’è una via d’uscita.

Da Dove Nasce l’Overthinking? Perché continuiamo a farlo?

A livello sociale, ci insegnano fin da piccoli che il pensiero razionale e analitico è sempre la migliore via per prendere decisioni. Ci viene detto di “pensarci bene” e di controllare le nostre azioni. Così, molti di noi finiscono per credere che più si pensa, meglio si agisce.

Pensiero positivo (overthinking)

Questo modo di pensare diventa un’abitudine, rinforzata da piccole ricompense. Magari un giorno hai ricevuto un sorriso soddisfatto dai tuoi genitori per aver detto la cosa giusta o hai ottenuto un buon voto a scuola per aver risolto un problema con attenzione. E così impariamo a sovrastimare il valore del pensiero quantitativo (più penso, meglio è) rispetto a quello qualitativo (pensare meglio, non di più).

Perché continuiamo a pensare troppo?

Clinicamente parlando, un adulto sovrastima troppo l’importanza del pensiero perché attribuisce al pensare delle ricompense che non sono reali.
Cioè magari credi che pensando e ripensando alle cose ci guadagni qualcosa.

La top 3 dei “finti guadagni” è composta da:

Guadagni un senso di controllo. Potresti pensare che se analizzi le situazioni fino allo sfinimento potrai controllare tutto ciò che ha a che fare con quella situazione, e nulla potrà quindi andare storto.

Guadagni un senso di perfezionismo. Se pensi pensi pensi alle situazioni navigherai il mare della vita in maniera perfetta

Guadagni un senso di sicurezza. Se l’incertezza è il tuo peggior nemico allora pensare a tutte le variabili ti rassicura che non farai scelte sbagliate, ed esser additato come sbagliato o inadempiente.

Il bisogno di controllo, perfezione e sicurezza sta lì sempre presente perché aiuta ad affrontare le tue paure (che son le paure di molti): paura di perdere il controllo, paura di non sentirsi adeguato, la paura di sbagliare, la paura di esser giudicato, paura di rivelare se stessi.

E allora provi a gestire queste paure attraverso il pensiero, che è lo strumento più potente che pensi di avere.

Come Uscire dall’Overthinking

La buona notizia è che l’overthinking è un’abitudine appresa, e come tutte le abitudini, può essere cambiata. Un modo efficace per iniziare è la defusione cognitiva, una tecnica derivata dalla Terapia dell’Accettazione e del Commitment (ACT).

La defusione ti aiuta a separare i tuoi pensieri da te stesso. Per esempio, invece di dire “Sono stato un cretino a inviare quel messaggio”, potresti dirti: “Sto pensando che sono stato un cretino a inviare quel messaggio”. In questo modo, trasformi il pensiero in qualcosa che puoi osservare e gestire, senza farti trascinare da esso.

Ragazza che pensa troppo (ovethinking)

Una volta che avrai preso il pensiero come un prodotto della mente puoi iniziare a modificarlo o depotenziarlo.

Per fare ciò puoi:

  • Iniziare a sostituire le parole aspre e critiche che compongono il pensiero con sinonimi o termini più morbidi e indulgenti.
  • Prendere il pensiero e ripetertelo canticchiandolo sulla base di un motivetto divertente.
  • Confrontarlo con un pensiero simile ma generato da una versine di te più serena e comprensiva.

Conclusione

Rimuginare può essere estenuante, ma ricordati che non sei solo in questa battaglia. Con gli strumenti giusti, puoi liberarti da questa gabbia mentale e tornare a vivere con maggiore serenità e leggerezza.


Nel caso in cui sentissi il bisogno di un supporto personale non esitare a contattarmi.

Se ti è interessato questo argomento prova a leggere anche:

Cervello in Tilt? Forse è per il Digital Overload

Last Updated on 22 Ottobre 2024 by Paolo Carrone

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *